Criteri per la valorizzazione del merito dei docenti
Un esempio partendo dall’esperienza di
una scuola
A posteriori
dell’entrata in vigore della Legge 107/2015, in questi mesi si è tanto parlato
di premialità e valutazione nelle scuole, sia
relativamente ai criteri per la valorizzazione del merito dei docenti
(L.107/2015 art. 1 comma 129 punto 3) sia in relazione a quella che si
determinerà come valutazione esterna delle scuole, che si inserisce, invece,
nel più ampio contesto normativo determinato dall’emanazione del “Regolamento
sul Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione” (DPR
n. 80/2013) e dai successivi provvedimenti attuativi.
Così, tralasciando in questo contributo di trattare di valutazione esterna,
vorrei tentare di affrontare, dandogli un taglio pratico, il tema dei criteri
per la valorizzazione dei docenti attraverso l’esperienza di un Istituto
Scolastico, il Primo Istituto Comprensivo di Ceglie Messapica, guidato dal
Dirigente Scolastico Giulio Simoni.
Insomma, vorrei attraverso l’esperienza di questo Istituto arrivare a
codificare un esempio concreto di criteri che, attenendosi
agli ambiti fissati dalla legge, non solo possano trovare concreta
applicazione, ma possano anche impiantare una base su cui è possibile porre in
essere altri e più opportuni criteri in base ai diversi ordini e tipologie di
scuole.
Nell’affrontare il tema, il primo passo che l’Istituto Comprensivo di
Ceglie Messapica ha fatto è stata quello di dar vita, attraverso risorse
interne della scuola, a percorsi formativi finalizzati non solo alla conoscenza
della Legge 107/2015, ma anche alla comprensione della ratio della
stessa. Aspetto questo di non poco conto in considerazione del fatto che, come
è ovvio immaginare, le idee, le opinioni possono essere tante, ma la cosa certa
è che la Legge può e deve essere esattamente applicata solo se correttamente
interpretata (un’attività volta a chiarire e stabilire il significato delle
disposizioni, in vista della loro applicazione nei casi concreti). Al fine
di attuare processi di compartecipazione e di vera rappresentatività ed in
attesa che l’USR designi la componente esterna, il DS ha inteso, in pieno
accordo con le componenti interne (già designate dagli organi collegiali
preposti), sperimentare un processo di ricerca, con ilcoinvolgimento
volontario dei docenti e dei genitori finalizzato
a raccogliere una rosa di criteri che, se coerenti con quanto prescritto dalla
norma, potrebbero essere presi in considerazione dal futuro Comitato di
Valutazione ufficialmente costituito. Tuttavia, la raccolta delle idee intorno
ai criteri e alla loro documentabilità è stata
guidata entro uno schema di rilevazione dati suddiviso in 3 macro aree, che
rispecchiano di pari passo i tre punti sanciti dal comma 129 dell’art. 1 della
Legge107/2015.
Ciascuno di questi
ambiti è stato a sua volta suddiviso in micro aree affinché fosse possibile, ad
esempio, individuare indicatori più stringenti (vedasi esempio riportato di
seguito).
Oltre alla documentabilità si è cercato di sondare anche il peso che i
docenti e i genitori vorrebbero dare agli indicatori attraverso la richiesta di
un’attribuzione di punteggio (da 1 a 10).
Tuttavia, è bene
precisare che la richiesta di attribuzione del punteggio non ha avuto una
finalità tesa a voler dar vita ad una sorte di graduatoria tra docenti, ma
unico scopo è stato quello di consentire la realizzazione di indici che
decodifichino, in termini numerici, le azioni di miglioramento e, nello
stesso tempo, possano offrire la possibilità di stabilire o la percentuale dei
docenti che potranno rientrare nell’attribuzione del compenso del merito o il
punteggio di sbarramento entro il quale un numero “X” di docenti potranno
usufruire del beneficio. Infatti, si ricordi che comunque vi è il divieto di
assegnare il bonus “a pioggia”.
Così, grazie anche a
questo atteggiamento dell’Istituto, propenso più all’apertura e alla
condivisione che all’ imposizione, si sono superate diverse criticità iniziali
e ci si è aperti alla collaborazione.
Il lavoro continuerà
fino a quando il Comitato di valutazione si costituirà ufficialmente con la
componente designata dall’USR e potrà ufficialmente individuare i criteri
generali attraverso i quali i Dirigente Scolastico dovrà assegnare il bonus.
Al fine, però, di non
lasciare il lettore senza un esempio concreto, ho pensato, anche sulla base di
quelle che sono state le prime risultanze del Primo Istituto Comprensivo di
Ceglie Messapica di realizzarne uno. I criteri che andrò a codificare saranno
declinati sulle caratteristiche ed attività che per sommi capi interessano un
Istituto Comprensivo (S.I., S.P. e SMS), pertanto se il lettore vorrà prenderli
in considerazione come modello base dovrà, poi, adattarli ai vari ordini di
scuola e alle diverse caratteristiche ed attività che li caratterizzano. I
punti che richiedono maggiore approfondimento saranno accompagnati da note a
piè di pagina.
L’applicabilità dei
criteri dovrebbe essere, a mio parere, preceduto da precondizioni di accesso
alla valutazione quali ad esempio:
1. assenza di provvedimenti disciplinari;
2. percentuale di assenza dal lavoro che non superi, ad esempio, il 30% delle attività
didattiche.
Si riporta di seguito
un esempio dei criteri:
a) PRIMO PUNTO
“Qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento
dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico
degli studenti”
QUALITA’
DELL’INSEGNAMENTO |
||||
INDICATORI |
DESCRITTORI |
DOCUMENTABILITA’ |
PUNT. |
|
Attuazione
di piani e programmi |
Misurazione
del grado di attuazione dei piani e programmi, nel rispetto delle fasi e dei
tempi previsti, degli standard qualitativi e quantitativi definiti, del
livello di assolvimento delle risorse |
Assenza di
criticità formalmente denunciate o rilevate
dal DS o dai genitori/tutor degli alunni |
1 |
|
Modernizzazione
e miglioramento qualitativo dell’insegnamento |
Innovazione
educativa veicolata dall’integrazione di strumenti e metodi basati sull’uso
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)Conoscenza ed
uso delle Tecnologie Didattiche (TD) (1) |
Documentazione
a cura del docente e progetti agli atti della scuola |
4 |
|
Inclusione
ed accoglienza |
Accoglienza
ed inclusione alunni BES-DSA-STRANIERI –DISABILI e con problemi vari in
attività progettuali che prevedono anche l’uso di strumentazione specifica
(2) |
Documentazione
a cura del docente e presenza agli atti della scuola delle attività
progettuali finalizzate all’inclusione e all’accoglienza |
1 |
|
Individualizzazione
personalizzazionedurante le ore curriculari |
Attività
di recupero o di potenziamento personalizzati in rapporto ai problemi o ai
bisogni riscontrati durante le ore curriculari |
Documentazione
a cura del docente e presenza agli atti della scuola delle attività
progettuali |
2 |
|
Individualizzazione
e/o personalizzazionedurante le ore
extracurriculari |
Attività
di recupero o di potenziamento personalizzati in rapporto ai problemi o ai
bisogni riscontrati durante le ore
extracurriculari |
Documentazione
a cura del docente e presenza agli atti della scuola delle attività
progettuali |
1 |
|
Contrasto
alla dispersione e all’abbandono scolastico |
Adesione a
progetti MIUR- regionali finalizzati a
contrastare la dispersione o l’abbandono scolastico (es. Area a
Rischio) |
Documentazione
agli atti della scuola delle attività progettuali |
2 |
|
Relazioni
con le famiglie e patto formativo |
Frequenza
degli incontri, contenuto delle comunicazioni, condivisioni dei problemi |
Assenza di
criticità formalmente denunciate o rilevate
dal DS o dai genitori/tutor degli alunni |
1 |
|
CONTRIBUTO
AL MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA |
||||
Partecipazione
e
collaborazione elaborazione del POF /PTOF |
Accettazione
da parte del docente di incarichi afferenti l’elaborazione del POF
/PTOF |
Incarico
ed espletamento dell’incarico su valutazione del DS |
4 |
|
Partecipazione
elaborazione del Piano di Miglioramento d’Istituto |
Accettazione
da parte del docente di incarichi afferenti l’elaborazione del Piano di
Miglioramento d’Istituto |
Incarico
ed espletamento dell’incarico su valutazione del DS |
4 |
|
Produzione
di strumenti e modelli pedagogici e di apprendimento |
Elaborazione
personale o in gruppo di modelli pedagogici e di apprendimento e strumenti
funzionali all’Istituto ed adottati nell’ambito dello stesso (3) |
Documentazione
a cura del docente |
2 |
|
Iniziative
di ampliamento dell’offerta formativa documentata |
Proposta e
realizzazione con esiti positivi di iniziative di ampliamento dell’offerta
formativa rispondenti ai bisogni dell’Istituto e coerenti con il POF /PTOF |
Documentazione
a cura del docente e su valutazione del DS |
2 |
|
Partecipazione
a gare e
concorsi |
Partecipazione
a gare e
concorsi con il coinvolgimento di delegazioni di alunni o gruppo classi |
Documentazione
agli atti della scuola |
4 |
|
Disponibilità
sostituzione colleghi assenti |
Disponibilità
dichiarata supportata da supplenze svolte con
ore eccedenti |
Documentazione
agli atti della scuola |
2 |
|
SUCCESSO
FORMATIVO E SCOLASTICO DEGLI STUDENTI |
||||
Esiti
degli allievi alle prove Invalsi |
Posizionamento
rispetto alla media nazionale- “No cheating” |
Raccolta
dati da comunicazione Invalsi |
2 |
|
Esiti
degli allievi al 1° anno di tutti e tre gli ordini
di Scuola successivi |
Rilevazione
degli esiti degli alunni in uscita (campionamento da eseguire su i più bravi
–media del 9 o giudizio ottimo) |
Raccolta
dati da ordine di scuola successivo |
2 |
|
Mantenimento
dell’andamento positivo o miglioramento degli
esiti degli allievi nel passaggio da una classe all’altra |
Rilevazione
degli esiti degli alunni in entrata e confronto con gli esiti in itinere |
Raccolta
dati nel passaggio da una classe all’altra |
1 |
|
Totale
massimo di punteggio per il punto a) |
35 |
|||
b) SECONDO PUNTO
“ Risultati ottenuti dal docente
o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli
alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione
alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche
didattiche”
RISULTATI
OTTENUTI DAL DOCENTE O DAL GRUPPO DI DOCENTI IN RELAZIONE AL POTENZIAMENTO
DELLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI E DELL’INNOVAZIONE DIDATTICA E METODOLOGICA |
|||
INDICATORI |
DESCRITTORI |
DOCUMENTABILITA’ |
PUNT. |
Uso di
ambienti di apprendimento innovativi |
Costruzione
/utilizzazione di ambienti di apprendimento innovativi
ed efficaci per la costruzione di curriculi personalizzati; utilizzo
della didattica laboratoriale che impiega strumenti informatici |
Documentazione
agli atti della scuola e a cura del docente |
6 |
Uso di
strumenti diversificati nella valutazione |
Predisposizione
di compiti secondo i diversi livelli di competenza degli studenti,
elaborazione partecipata delle prove per classi parallele |
Documentazione
a cura del docente e agli atti della scuola |
5 |
COLLABORAZIONE
ALLA RICERCA DIDATTICA, ALLA DOCUMENTAZIONE E ALLA DIFFUSIONE DI BUONE
PRATICHE DIDATTICHE |
|||
Partecipazione
a gruppi di ricerca |
Partecipazione
a gruppi di ricerca interni o esterni all’istituto o in rete coerenti con la
professionalità docente |
Attestazioni
di partecipazione, documentazione agli atti della scuola |
5 |
Apporto
dato alla ricerca |
Personale
apporto dato alla ricerca |
Pubblicazioni-
Documentazione agli atti della scuola o a cura del docente |
5 |
Impatto
/ricaduta sull’azione professionale sperimentazione e ricerca |
Utilizzo
documentato di quanto appreso nei gruppi di ricerca |
Documentazione
agli atti della scuola o a cura del docente |
4 |
Flessibilità
nell’orario |
Sperimentazione
di classi aperte, disponibilità al potenziamento delle eccellenze e al
recupero delle difficoltà |
Documentazione
a cura del docente e agli atti della scuola |
5 |
Totale
massimo di punteggio per il punto b) |
30 |
c) TERZO PUNTO
“Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella
formazione del personale”
REPONSABILITA’
ASSUNTE NEL COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO |
|||
INDICATORI |
DESCRITTORI |
DOCUMENTABILITA’ |
PUNT. |
Responsabile
di plesso scuola InfanziaCoordinatori plessi S.I. Coordinatori didattici nella scuola
primari Coordinatori consigli di classe nella
SMS |
Assunzione
di compiti e responsabilità nel
coordinamento in base all’ordine di scuola in cui si presta servizio |
Incarico |
3 |
Collaborazione
con il DS |
Supporto
organizzativo al dirigente scolastico |
Incarico |
6 |
Componente
commissione quadri orari/ |
Supporto
organizzativo al dirigente scolastico |
Incarico |
1 |
Componente
Comitato di valutazione |
Assunzione
di incarichi |
Incarico |
1 |
Tutor dei
docente neoassunto |
Assunzione
di incarichi |
Incarico |
2 |
Funzioni
strumentali |
Assunzione
di incarichi |
Incarico |
5 |
Funzione
RLS |
Assunzione
di incarichi |
Incarico |
3 |
Preposti
sicurezza |
Assunzione
di incarichi |
Incarico |
2 |
Esperti esterni sia nell’Istituto che in altre scuole |
Assunzione
di incarichi |
Incarico |
2 |
Facilitatore
– Valutatore e tutor PON |
Assunzione
di incarichi nell’ambito di progetti FSE e FESR |
Incarico |
3 |
FORMAZIONE
DEL PERSONALE |
|||
Organizzazione
della formazione |
Assunzione
di compiti e responsabilità nella formazione del personale della scuola e/0
reti di scuola |
Atti della
scuola |
3 |
Elaborazione
e diffusione di materiale o strumenti
didattici innovativi per la formazione del personale |
Pubblicazioni
relative a temi d’interesse professionale.Funzionalità
dei materiali a bisogni formativi diffusi |
Documentazione
prodotta dal docente |
2 |
Formatore
o esaminatore del personale |
Formatore
in percorsi riservati ai docenti dell’istituto o rete scuola |
Documentazione
agli atti della scuola o a cura del docente |
2 |
Totale
massimo di punteggio per il punto c) |
35 |
||
Totale
massimo di punteggio per il punto a)+b)+c) |
100 |
Come si potrà notare
il punteggio massimo attribuibile, se per assurdo un docente rispondesse a
tutti i criteri, potrebbe essere 100. Come invece si può notare dall’esame dei
criteri nessuno mai potrà ottenere il suddetto punteggio, in quanto già di per sé
il possesso di alcuni criteri ne esclude altri; si pensi ad esempio
all’attribuzione dell’incarico di collaboratore del DS che esclude la
possibilità di ricoprire contestualmente l’incarico di funzione strumentale.
Da ciò se ne desume
che, in base a quanto già detto in premessa, si renderà necessario stabilire o
la quota massima di accesso al beneficio (ad esempio il 15% dei docenti) e di
conseguenza, ad esempio, su un numero complessivo di docenti a tempo
indeterminato di 100 otterrebbero il beneficio i primi 15 valutati più
positivamente dal dirigente. Si potrebbe, invece, pensare ad un’altra
alternativa, ossia stabilire che accedono al beneficio coloro che raggiungono
un punteggio minimo ad esempio di 35 punti; di conseguenza la percentuale di
beneficiari si determinerebbe da sé, in base a quanti docenti riescono a
raggiungere almeno il punteggio minimo prestabilito.
Note
(1) Pertanto è
necessario distinguere le TD (Tecnologie Didattiche) dalle TIC (Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione). Le TD fanno riferimento ad un ambito
interdisciplinare il cui focus è rappresentato dai processi didattici,
metacognitivi e metacomunicativi che usano le TIC, ma non coincide con esse. Le
TIC, infatti, in senso stretto riguardano le tecnologie utilizzate o utilizzabili
nella didattica la cui connotazione è prevalentemente tecnologico-digitale.
Attraverso le TD gli strumenti informatici sono usati come supporto per
favorire la crescita di “comunità di apprendimento” anziché come veicolo per
erogare contenuti.
(2) Progetti
finalizzati, ad esempio, ad organizzare i curricoli in funzione dei diversi
stili o delle diverse attitudini cognitive e a gestire in modo alternativo le
attività d’aula, a favorire e potenziare gli apprendimenti e ad adottare i
materiali e le strategie didattiche in relazione ai bisogni degli alunni. Non
in altro modo sarebbe, infatti, possibile che gli alunni esercitino il proprio
diritto allo studio inteso come successo formativo per tutti, tanto che la
predisposizione di interventi didattici non differenziati evidenzia
immediatamente una disparità di trattamento nel servizio di istruzione verso
coloro che non sono compresi nelle prassi educative e didattiche concretamente
realizzate. La progettualità didattica orientata all’inclusione
e all’accoglienza comporta l’adozione di strategie e metodologie
favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie,
il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi,
l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di
software e sussidi specifici.
(3) Per insegnare non
basta raccontare infatti il linguaggio da solo non basta. Non a caso non si ha
solo bisogno di libri, ma anche di insegnati. Il criterio in questione fa
riferimento all’elaborazione di modelli e prototipi didattici, intesi come
schemi e dispositivi teorico-pratici a supporto dell’azione formativa. Modelli,
dunque, che si caratterizzano per il fatto di saper coniugare la dimensione di
senso dell’impegno educativo con quella tecnico-operativa. Un modello didattico
rappresenta un dispositivo utile nella costruzione di competenza nella gestione
dell’insegnamento soprattutto in quanto favorisce la costruzione di schemi, la
cui acquisizione rappresenta un passaggio fondamentale nei processi di
professionalizzazione. Così, si ritiene debba essere presa in considerazione,
ai fini della valutazione della qualità dell’insegnamento, anche la ricerca a
sostegno delle pratiche didattiche a partire dall’evidente indisponibilità di un
modello già di per sé adatto.
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