domenica 7 dicembre 2014

RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA
Legge Casati (Regno di Sardegna, 1859 e poi estesa a tutto il Regno d’Italia)







RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA -Legge Casati - Regno di Sardegna, 1859 e poi estesa a tutto il Regno d’Italia

RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA

Legge Casati (Regno di Sardegna, 1859 e poi estesa a tutto il Regno d’Italia) testo integrale

- Riformò in modo organico l'intero ordinamento scolastico (vedi schema).

- In seguito furono apportate delle modifiche alla legge che, tuttavia, rimase in vigore
fino alla Riforma Gentile del 1923.

- Obbligo scolastico nel biennio inferiore della scuola elementare, che è di 4 anni, a
carico dei comuni.

- Non prevede una scuola media. Ginnasio (5 anni) per accedere al Liceo classico (3
anni) e Scuola tecnica (3 anni) per accedere ad un Istituto tecnico (3 anni).

- Istituzione delle Scuole normali (3 anni) per la preparazione dei maestri. Si poteva
accedere a questa scuola all’età di 15 anni per le femmine e a 16 per i maschi. Il
reclutamento dei maestri elementari era demandato a comuni.

- Per quanto riguarda l’istruzione universitaria alle facoltà di origine medievale:
Teologia, poi soppressa nel 1873, Giurisprudenza e Medicina, si aggiunsero Lettere e
Filosofia e Scienze fisiche, matematiche e naturali e la Scuola di applicazione per la
formazione degli ingegneri (3 anni), al quale si accedeva dopo aver frequentato il
biennio della facoltà scientifica.

- La religione era insegnata dal maestro nella scuola elementare e nella scuola
secondaria da un direttore spirituale nominato dal vescovo mentre nelle scuola normali
da un docente titolare di cattedra.

- Furono istituiti i rettori per le università, i Provveditorati agli studi e gli Ispettorati
scolastici per la Scuola elementare e inoltre fu istituito un Consiglio provinciale
scolastico.

•Nel 1860, vengono promulgati i primi programmi della scuola elementare dello Stato
italiano, comunemente chiamati Mammiani, nome del ministro alla pubblica
istruzione. Sono ispirati dal pensiero pedagogico di Lambruschini e di Capponi. Sono
sostanzialmente nozionistici e normativi e prevedono 5 anni di istruzione elementare.
Puntano ad assicurare un’alfabetizzazione a tutto il popolo. Saranno rivisti nel 1867
dallo stesso Mammiani: vi è una diminuzione delle ore di religione a favore
dell’educazione civica.

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