domenica 7 dicembre 2014

RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA
Riforma Moratti (2003)







RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA

Riforma Moratti (2003) - testo integrale

- Come detto precedentemente abroga la riforma Berlinguer anche se mantiene la struttura
dell’Esame di Stato, modificandolo in alcune parti: le commissioni, eccettuato il presidente,
sono formate da professori interni.
- Anche la riforma Moratti sarà poi parzialmente inapplicata perché viene bloccata
l’attuazione dei provvedimenti per la scuola secondaria di secondo grado dal governo Prodi.
Tuttavia si mantengono, tutt’oggi, le denominazioni di Scuola dell’infanzia, di Scuola
primaria, Scuola secondaria di primo e secondo grado, che sostituiscono rispettivamente
Scuola materna, elementare, media e superiore.
- Abolisce l’esame di Licenza elementare e i programmi di storia, geografia e scienze
subiscono una decisa variazione: la storia romana, lo studio delle regioni italiane e del corpo
umano sono gli argomenti che concludono quel corso di studi.
- Nella Scuola primaria introduce il cosiddetto “portfolio”, oggi abrogato, un fascicolo che
documentava le esperienze, scolastiche ed extrascolastiche, dell’alunno.
- Scompare sia nella Scuola primaria che nella Scuola secondaria di primo grado il tempo
prolungato.
- La scuola secondaria di secondo grado prevedeva 8 indirizzi liceali, uno ad indirizzo
tecnico, e la formazione professionale, gestita dalle Regioni. Essa doveva essere divisa in due
bienni e un quinto anno che preparava all’esame di Stato.
* Nel 2006, il nuovo ministro della P.I. Fioroni modifica l’istituto del debito formativo,
imponendo che questo venga recuperato entro l’inizio del nuovo anno scolastico, pena la non
ammissione alla classe successiva. Ripristina, all’Esame di Stato, la commissione mista.

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