RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA Riforma Moratti (2003) - testo integrale - Come detto precedentemente abroga la riforma Berlinguer anche se mantiene la struttura dell’Esame di Stato, modificandolo in alcune parti: le commissioni, eccettuato il presidente, sono formate da professori interni. - Anche la riforma Moratti sarà poi parzialmente inapplicata perché viene bloccata l’attuazione dei provvedimenti per la scuola secondaria di secondo grado dal governo Prodi. Tuttavia si mantengono, tutt’oggi, le denominazioni di Scuola dell’infanzia, di Scuola primaria, Scuola secondaria di primo e secondo grado, che sostituiscono rispettivamente Scuola materna, elementare, media e superiore. - Abolisce l’esame di Licenza elementare e i programmi di storia, geografia e scienze subiscono una decisa variazione: la storia romana, lo studio delle regioni italiane e del corpo umano sono gli argomenti che concludono quel corso di studi. - Nella Scuola primaria introduce il cosiddetto “portfolio”, oggi abrogato, un fascicolo che documentava le esperienze, scolastiche ed extrascolastiche, dell’alunno. - Scompare sia nella Scuola primaria che nella Scuola secondaria di primo grado il tempo prolungato. - La scuola secondaria di secondo grado prevedeva 8 indirizzi liceali, uno ad indirizzo tecnico, e la formazione professionale, gestita dalle Regioni. Essa doveva essere divisa in due bienni e un quinto anno che preparava all’esame di Stato. * Nel 2006, il nuovo ministro della P.I. Fioroni modifica l’istituto del debito formativo, imponendo che questo venga recuperato entro l’inizio del nuovo anno scolastico, pena la non ammissione alla classe successiva. Ripristina, all’Esame di Stato, la commissione mista.
domenica 7 dicembre 2014
RIFORME DELLA SCUOLA ITALIANA
Riforma Moratti (2003)
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