mercoledì 28 gennaio 2015

NUOVO ISEE 2015 - calcolo, modello e istruzioni






ISEE 2015

calcolo, modello e istruzioni

Dal 1° Gennaio è entrato in vigore il nuovo ISEE 2015 (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), emanato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159 del 5 Dicembre 2014. Lo strumento, definito dai detrattori “riccometro”, è predisposto per fornire all’Agenzia delle Entrate un quadro dettagliato riguardo alla ricchezza delle famiglie, che non hanno più modo di nascondere i beni patrimoniali in virtù dei controlli incrociati che il Fisco può effettuare, avendo libero accesso all’archivio dei conti correnti bancari.

cosa cambia e cosa no

Gli articoli 1 e 2 del Decreto 159/2014 ci informano che a cambiare non saranno certo le definizioni di ISE e ISEE: infatti, l’ISEE 2015 resterà comunque l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Se le definizioni restano immutate, cambieranno i modelli, infatti, non esisterà un solo ISEE valido per tutte le prestazioni ma ne esisteranno 6 corrispondenti ad indicatori specifici. Inoltre, il nuovo Decreto prevede l’istituzione del DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica, che va a soppiantare l’autocertificazione. DSU e controlli incrociati del Fisco sulla giacenza media annua serviranno a scovare i furbetti che nell’autocertificazione sostenevano di non possedere un conto corrente bancario. A rendere più consistente la “ricchezza” delle famiglie concorrerà il patrimonio immobiliare, che corrisponde al valore IMU, ovvero la proprietà di tutti i fabbricati, terreni ed aree edificabili posseduto da una persona fisica. Se prima si calcolava il valore ICI degli immobili, ora l’utilizzo dell’indicatore IMU farà crescere notevolmente il patrimonio soprattutto in seguito alle rivalutazioni delle rendite catastali, cresciute del 60%.

I cambiamenti sono corposi soprattutto dal punto di vista burocratico, vediamo quindi l’iter da seguire per presentare una domanda ISEE.

come funziona

Dal 1° Gennaio 2015 i modelli di ISEE disponibili sono 6: Minorenni, Corrente, Università, Sociosanitario, Sociosanitario-residenziale, Standard.

  • ISEE Minorenni: utile per le prestazioni agevolate che riguardano minori di genitori non coniugati o comunque non conviventi, è indispensabile anche per calcolare le rette dell’asilo.
  • ISEE Corrente: utlizzato da quelle famiglie in cui il reddito ha subito un cambio repentino. Ad esempio nel caso in cui uno o più membri di un nucleo familiare abbiano subito una sospensione dal lavoro o una risoluzione del contratto possono rifarsi a questo modello per dichiarare la loro mutata condizione patrimoniale senza attendere l’anno successivo.
  • ISEE Università: denominato anche ISEEU, è necessario per coloro che vogliono richiedere delle agevolazioni in merito al diritto allo studio.
  • ISEE Sociosanitario: necessario a ha chi ha bisogno di prestazioni socio assistenziali destinate a disabili o ad individui non autosufficienti.
  • ISEE Sociosanitario – residenziale: simile all’ISEE sociosanitario, si riferisce alla regolamentazione delle agevolazioni sociosanitarie che si svolgono in ambiente domestico.
  • ISEE Standard: definito anche ordinario, comprende tutte le agevolazioni e le prestazioni non previste dalle altre tipologie.

Una volta selezionato il modello si potrà partire con la procedura per il suo ottenimento.

l’iter da seguire

Condizione preliminare alla richiesta di un ISEE 2015 è la presentazione non dell’autocertificazione, bensì del rispettivo modello DSU, ovvero della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Il modello DSU va presentato all’organo territoriale o nazionale al quale si vuole richiedere una prestazione o un beneficio, pertanto ad esempio il DSU andrà presentato al comune oppure all’ufficio INPS; in quest’ultimo caso è possibile anche inviare la richiesta per via telematica, tramite il sito web ufficiale.

Il modello DSU va compilato in ogni sua parte con i dati anagrafici dei membri della famiglia e con i rispettivi dati patrimoniali; i punti salienti del modulo DSU sono costituiti dalla dichiarazione del patrimonio mobiliare e dal calcolo della giacenza media annua su conto corrente.

Il patrimonio mobiliare è costituito da conti correnti bancari o postali, titoli di Stato, buoni fruttiferi, obbligazioni, somme di denaro, assicurazioni sulla vita o sul capitale, azioni o quote di società di risparmio collettivo possedute dal richiedente. Le aziende individuali in regime di contabilità ordinaria dovranno dichiarare anche il valore del patrimonio aziendale netto. I dati del patrimonio mobiliare devono essere inseriti all’interno del Modulo FC.1 al Quadro FC.2 dove compare la voce “Patrimonio Mobiliare”.

Tutti i richiedenti sono obbligati a compilare la prima sezione del Modulo FC, mentre chi non ha alcun tipo di rapporto finanziario con nessun istituto e non possiede alcun bene mobiliare deve limitarsi a sbarrare l’apposita casella, presente nella sezione 2, per dichiararlo.

Una volta compilato il Modulo FC.1 si passa alla dichiarazione del saldo sul conto corrente al 31 dicembre dell’anno precedente a quello della richiesta, e della giacenza media annua posseduta, ovvero dell’importo medio che è stato depositato sul proprio conto durante l’arco dell’anno. Questi valori saranno inseriti nella Sezione 2 del Modulo FC. Per calcolare la giacenza media, è necessario avere un quadro chiaro della giacenza giornaliera moltiplicandola per i giorni in cui è rimasta costante.

Ad esempio se la giacenza giornaliera di un conto nel 2014 è stata:

  • di 100€ per 100 giorni
  • di 340€ per 70 giorni
  • di 200€ per 95 giorni
  • di 50€ per 100 giorni

si dovrà moltiplicare ciascun importo per i giorni corrispondenti ottenendo:

  • 100×100= 10.000€
  • 340×70= 23.800€
  • 95×200= 19.000€
  • 50×100= 5.000€

La somma di tutti gli importi 57.800 € è la giacenza complessiva annua mentre per ottenere la giacenza media si dovrà dividere il totale per 365, ottenendo quindi: 57.800/365=158,356. La giacenza media annua corrisponde a 158,36: è questo il dato che dovrà essere inserito nella casella corrispondente al conto bancario posseduto.

Completata la compilazione della DSU si presenterà all’ente al quale si vuole richiedere la prestazione, il quale dovrà inviare la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate e all’INPS che provvederanno a fare i controlli incrociati. Il Modello ISEE si riceverà direttamente a casa entro 15 giorni dalla presentazione della DSU.

modulistica sito INPS isee 2015

 

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