Pubblicato da lentepubblica.it il 21 marzo 2016
Mensa Scolastica dei Figli: modalità per
detrazione nel 730
Anche se non tutti ne parlano e anche se
al riguardo sembra regnare ancora una gran confusione, nel 730 2016 sarà
possibile portare in detrazione le spese sostenute nel corso del 2015 per la
mensa scolastica dei figli.
La detrazione è possibile dopo la
modifica che rende possibile portare in detrazione anche le spese scolastiche
che riguardano la scuola dell’infanzia, quella primaria e quella secondaria di
primo e secondo grado.
Mentre per le scuole paritarie e private
è possibile portare in detrazione anche le spese di iscrizione e frequenza, per
la scuola pubblica, dove queste spese non sono contemplate, è possibile portare
in detrazione le spese sostenute per la mensa scolastica dei figli.
Le spese per la mensa scolastica,
rientrano tra quelle detraibili, per ogni livello di scuola e a prescindere se
si tratta di una statale o privata, dopo
l’introduzione della lettera e-bis all’articolo 15 comma 1 del TUIR e sono
riconosciute come spese per la frequentazione scolastica detraibili.
Il tetto massimo detraibile è di 400
euro per ogni alunno, questo significa che è possibile recuperare 76 euro (19%
di 400 euro).
Le spese sostenute per la mensa
scolastica vanno inserite nel quadro E del 730 2016 al rigo E13, quali spese di
istruzione da non confondere con le erogazioni liberali, poichè
le quote che siamo chiamati a pagare per l’iscrizione dei figli alla scuola
superiore non sono obbligatorie e rientrano,
appunto nelle erogazioni liberali da inserire sempre nel quadro E della
dichiarazione dei redditi ma al rigo E17 del modello 730.
Anche se non tutti ne parlano e anche se
al riguardo sembra regnare ancora una gran confusione, nel 730 2016 sarà
possibile portare in detrzione le spese sostenute nel
corso del 2015 per la mensa scolastica dei figli.
La detrazione è possibile dopo la
modifica che rende possibile portare in detrazione anche le spese scolastiche
che riguardano la scuola dell’infanzia, quella primaria e quella secondaria di
primo e secondo grado.
Mentre per le scuole paritarie e private
è possibile portare in detrazione anche le spese di iscrizione e frequenza, per
la scuola pubblica, dove queste spese non sono contemplate, è possibile portare
in detrazione le spese sostenute per la mensa scolastica dei figli.
Le spese per la mensa scolastica,
rientrano tra quelle detraibili, per ogni livello di scuola e a prescindere se
si tratta di una statale o privata, dopo
l’introduzione della lettera e-bis all’articolo 15 comma 1 del TUIR e sono
riconosciute come spese per la frequentazione scolastica detraibili.
Il tetto massimo detraibile è di 400
euro per ogni alunno, questo significa che è possibile recuperare 76 euro (19%
di 400 euro).
Le spese sostenute per la mensa
scolastica vanno inserite nel quadro E del 730 2016 al rigo E13, quali spese di
istruzione da non confondere con le erogazioni liberali, poichè
le quote che siamo chiamati a pagare per l’iscrizione dei figli alla scuola
superiore non sono obbligatorie e rientrano,
appunto nelle erogazioni liberali da inserire sempre nel quadro E della
dichiarazione dei redditi ma al rigo E17 del modello 730.
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